
Breathe with Me
The show was developed through a 10 days residency in Fluminimaggiore, a small village near the west coast of Sardenia, for the Festival Le Giornate del Respiro, produced by Sardegna Teatro. Mixing binaural recording of the surrounding areas, caves, springs, forests and the sea, with interviews to the residents of the village and the Autoteatro strategy, Breathe with Me creates a physical and emotional journeys through the streets of Fluminimaggiore searching for the way it breathes as collective action.
The dust disappears and the village emerges, just like in the caves, where time and space coexist without distinction, in Flumini too traces of the past constantly shape the present.
An interactive sound-based promenade piece which pushes the participants to rediscover (or discover) the village as seen through the eyes of a foreigner who wonders at every corner. The interviews to the residents started from two simple questions:
What does it mean for you to breathe? where do you breathe better?
The audio track leads you though an itinerary through the territory in which memories, places, stories and faces of the residents become the main subject in a journey between reality and magic.
This site specific Autoteatro project can be replicated and re-built anywhere starting new dialogues and explorations everywhere it goes.
---- ITALIAN
Lo spettacolo e' stato realizzato a seguito di una residenza artistica di dieci giorni per il Festival Le Giornate del Respiro prodotto da Sardegna Teatro. Realizzato tramite interviste e registrazioni in-situ, mescolando parole rubate, suoni binaurali e istruzioni per guidare lo spettatore attraverso un percorso fisico ed emotivo del paese di Fluminimaggiore.
La polvere si dissipa e il paese affiora, e come nelle grotte, dove lo spazio e il tempo coesistono senza distinzione, anche a Fluminimaggiore oggi le tracce del passato danno forma al presente.
Una passeggiata interattiva e sonora attraverso Fluminimaggiore che mescolando suoni della natura limitrofa, con interviste agli abitanti, racconta del respiro del paese come entita' collettiva, visto dagli occhi di un forestiero. Lo spettacolo è stato scritto grazie al contributo di molti degli abitanti di Fluminimaggiore ai quali sono state fatte queste due domande:
Che cos'è per te il Respiro? Dove respiri meglio?
La traccia compone un itinerario attraverso il territorio, in cui i luoghi, i ricordi e i volti della comunità diventano il soggetto principale in un viaggio tra il reale e il magico.
Questo nuovo spettacolo di Autoteatro puo' essere ricostruito in qualsiasi luogo, partendo da nuovi dialoghi e nuove esplorazioni.

di Silvia Mercuriali
con la partecipazione degli abitanti di Fluminimaggiore
voci di Silvia Mercuriali, Daniel Dwerryhouse e Juri Piroddi
Creative Producer Giuseppina Di Gesaro
Questo spettacolo non esisterebbe senza il contributo degli abitanti di Flumini che ringrazio di cuore.
Un ringraziamento speciale a:
Lino Cianciotto per averci guidato, accudito e consigliato. Bruno Pilurzu con il suo archivio fotografico, le sue storie e i ricordi di Casa Solla. Ubaldo Sanna speleologo poeta che ci ha mostrato il buio. La banda musicale Santa Cecilia che ci ha accolte e avvolte con la sua musica, in particolare Ramona Lepori, Claudia Pusceddu, Giorgia, Silvia e Marcello Pili (che però non sono parenti). Fernando Piras, l’ultimo dei Nuraghi, e tutte le sue capre che ci hanno regalato un mondo sonoro e astuto. Le battagliere di Rimettiamo Radici, Roberta Armas, Rosaria Preite, Marina e Paola Angius che ci hanno ricordato l’importanza di resistere, e per avere condiviso con noi la loro conoscenza delle piante selvatiche e magiche. Alessandro Pusceddu e la sua moto che ci hanno ricoperto di polvere e passione. Franco Farci e Giorgio Figus per aver condiviso con noi le loro storie di lotta nelle miniere. Bruno Murtas, paziente oratore che ci ha raccontato delle origini di Flùmini Majori. Mara che ama i lecci. Attilio e le sue montagne. Angela Masala che ci ha accolte nella sua casa per raccontarci di S’Allevadora, o come lei amava presentarsi Cadeddu Rosa Bonaria Maria Rita.
Tutti i bambini che dopo aver gareggiato hanno trovato più di un respiro per parlare con noi. Don Gianfranco Nonnis che senza esitazione ha per noi suonato con talento e buon umore. Luigi Crotta organista tutto fare che apre lo spettacolo. Antonio Licheri che ci ha pazientemente svelato il mondo dei sottoboschi.
Giovanni Pinna per le fotografie rubate e l’allegria.
Le donne di Pizzi e Ricami per averci donato alcune delle 2200 bandierine.
Laura per le sue parole e il suo cibo meraviglioso. Tiziana dell’ufficio turistico per la mappa e le sue poesie.
Tutti i passanti di Fluminimaggiore che si sono lasciati intervistare: la mamma del macellaio, la fioraia, la commerciante, l’ambientalista, il maestro Rossano, il papà, il nonno, i padroni dei cani, l’uomo in macchina, le amiche della merenda, le due sorelle, Silvana e le sue amiche, la ragazza che respira tranquillità, Maria per l’accoglienza, le zucchine, la menta e il basilico e Amelia che aspetta il domani.
Tutto il team de Le Giornate del Respiro e Sardegna Teatro per averci invitate e per aver reso possibile tutto ciò.
Un ultimo ringraziamento a Giusi Di Gesaro che ha prodotto lo spettacolo senza mai dubitare di nulla e rendendo possibile tutte le mie visioni assurde.
Buon Respiro Silvia